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Sorpresa del Corriere della Sera del 25/10/08

Ultimo Aggiornamento: 29/12/2009 11:44
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OFFLINE
Post: 29
Città: LECCE
Età: 39
Sesso: Femminile
26/10/2008 19:50

E' interessante. Leggete!!!
Scuola in rivolta: diritti senza doveri
Secondo la Cassazione è lecito che gli studenti occupino gli istituti.

Gli studenti manifestano contro la riforma della scuola. È un loro diritto. Lo sarebbe anche se non sapessero di che parlano; del che li accusa il ministro della Pubblica istruzione. Per manifestare, non è obbligatorio sapere perché si manifesta. Ci mancherebbe. Se così fosse, non ci sarebbero più manifestazioni in Italia. O quasi. Manifestano anche i docenti universitari. È un loro diritto. Lo è anche dirsi progressisti, dopo aver manifestato contro tutte le riforme dell' università proposte da ministri di ogni colore, in nome dello status quo. Ci mancherebbe. Se così non fosse, non si saprebbe più chi sono i progressisti e chi sono i conservatori. O quasi. Sai che guaio. I media si chiedono, e chiedono ai loro lettori, se sia giusto che la polizia intervenga. Anche porre domande sbagliate è un diritto. Ci mancherebbe. Se così non fosse, sarebbe impossibile dire che progressisti sono quelli contrari all' intervento - ma chi non lo sarebbe, rispondendo a una domanda tanto generica? - e reazionari quelli favorevoli; ma chi lo è in questo caso? A me pare, perciò, che la domanda sia mal posta. La domanda corretta - ma che temo metterebbe in imbarazzo qualche «progressista» - dovrebbe essere questa: è giusto che la polizia intervenga e la magistratura si pronunci, sanzionando i responsabili, nel caso di interruzione delle lezioni, di danneggiamento degli edifici? A me non pare sia un diritto quello di una minoranza che - è accaduto in questi giorni - occupa una università, impedisce a migliaia di altri studenti di seguire i corsi, strappa il microfono dalle mani di un docente che voleva continuare a tenere lezione e cerca di ficcarglielo in quel posto. Posso ricordare - senza incorrere nell' accusa di essere un reazionario - che la legge definisce reato l' interruzione di pubblico servizio? Non sono neppure d' accordo con quei presidi e rettori che hanno sospeso l' attività didattica, non hanno chiesto l' intervento delle forze dell' ordine, e un pronunciamento della magistratura, «per evitare guai». Posso insistere che il loro comportamento mi sembra omissione di atti d' ufficio?
Ma qui casca l' asino. Una sentenza, del 30 marzo 2000, della Seconda sezione penale della Cassazione dice che «la scuola costituisce una realtà non "estranea" agli studenti, che contribuiscono e concorrono alla sua formazione e al suo mantenimento: nel senso, cioè, che gli studenti non sono dei semplici frequentatori... ma soggetti attivi della comunità scolastica a mezzo di una partecipazione... che conferisce loro un ben più incisivo potere-dovere di collaborazione... nonché di iniziativa per il miglioramento delle strutture e di programmi di insegnamento; e non sembrando, invero, configurabile un loro limitato diritto di accesso all' edificio scolastico nelle sole ore in cui è prevista l' attività didattica in senso stretto». Occupare è, dunque, un diritto e persino un dovere. Mah. È lecito dubitarne senza incorrere nell' accusa (da parte di Di Pietro e compagnia di giro) di oltraggio alla magistratura e (da parte di «progressismo continuo») di reazionarismo?
postellino@corriere.it

Ostellino Piero

Pagina 42
(25 ottobre 2008) - Corriere della Sera
OFFLINE
Post: 16
Città: TRICASE
Età: 37
Sesso: Maschile
26/10/2008 20:27

Secondo me non si può parlare di vera e propria occupazione. Da noi non la si fa, ma anche in altre facoltà come Fisica e Chimica l'occupazione consente ai professori di fare lezioni, di fare convegni, giochi riguardanti le loro materie di studio, radio per informare (come a ingegneria) e tanto altro. Se qualcuno pensa di additare i collettivi e gli studenti che si mobilitano per protestare cone lo facevano nel '68 o nel '77 si sbagliano, e di tanto...

http://www.repubblica.it/2008/10/sezioni/scuola_e_universita/servizi/scuola-2009-3/settimana-sciopero/settimana-sciopero.html
Il buon senso c'era, ma se ne stava nascosto per paura del senso comune.Alessandro Manzoni
OFFLINE
Post: 11
Città: ROMA
Età: 36
Sesso: Femminile
26/10/2008 21:23

Non vorrei esagerare nel dire che forse l'autore dell'articolo ha travisato il pezzo citato dalla sentenza della Cassazione: da ciò che è scritto si evince che essa nn "autorizza" l'occupazione fine a se stessa, nè invita gli studenti al praticarla regolarmente, ma ammette che la scuola sia un luogo praticabile e pienamente sfruttabile dai propri utenti.
Ciò significa che l'utilizzo dei luoghi scolastici può e deve avvenire innanzitutto per il calendario scolastico delle lezioni in senso stretto, ma si può allargare a dismisura e diventare luogo di raccolta e incontro dei ragazzi, nelle ore che non riguardano le lezioni. Se poi si presenta la necessità di "occupare", cioè mantenere la struttura aperta,la sentenza prevede che sia possibile fare ciò PER UN PRECISO MOTIVO come può essere organizzare un momento di protesta collettivo e pacifico, che possa arricchire la comunità e portare dei temi all'attenzione pubblica.
Quest'ultimo è proprio il caso di valle Giulia, che non sospende le lezioni ma cerca nuovi modi per far sentire la proria voce, riunisce studenti, professori, personaggi di vari interessi attorno a un tavolo comune per il dialogo.
26/10/2008 21:54

secondo me a volte si esagera...
OFFLINE
Post: 1
Città: TRAPANI
Età: 37
Sesso: Maschile
09/10/2009 14:26

infatti
OFFLINE
Post: 1
Città: MARINO
Età: 53
Sesso: Maschile
29/12/2009 11:44

scuola
Sarebbe meglio che i ragazzi studino invece di occupare le scuole, fare autogestioni, etc.
Lasciamo agli adulti la risoluzione dei problemi.

Saluti
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